MARTIN SALISBURY - il disegno dal vero
Come ho imparato quant'é importante osservare la realtà
Ho visto per la prima volta Martin Salisbury in un video della Fiera del libro di Bologna del 2021, l’anno in cui tutti gli eventi erano solo in digitale e visibili online. Ero rimasto impressionato da uno dei suoi interventi e mi ero andato a cercare chi fosse mai questo distinto signore inglese. E avevo capito che di picturebooks (ormai li chiamo solo cosí, sto cercando di disintossicarmi dal termine “albo illustrato”) ne sapeva a pacchi, che aveva fondato il corso dell’Anglia Ruskin, e questo mi aveva portato a guardare qualche suo altro intervento online, ed esserne completamente conquistato. Qualche mese dopo, avevo anche scritto al Master dell’Anglia Ruskin per avere informazioni su come fosse organizzato e soprattutto per chiedere se fosse possibile frequentarlo online. Mi aveva risposto la direttrice dei corsi, chiarendo che non era nella filosofia del Master tenere corsi a distanza e che la presenza era considerata un elemento indispensabile per la frequentazione proficua del corso. Il che mi ha in un primo momento seccato, poi in effetti mi ha fatto pensare a quanti corsi di illustrazione in Italia, anche “blasonati”, si tengono ormai solamente online, e che forse, nonostante la comodità, in effetti hanno parecchi svantaggi. In fondo, questa scelta è coerente con le convinzioni di Martin, che, come chiarisce nell’episodio del podcast a lui dedicato, è estremamente convinto dell’importanza del disegno dal vero per riuscire a costruire una propria voce personale.
Il tema che emerge dalla conversazione con Martin é proprio quello dell’importanza del disegno e specialmente del disegno dal vero per sviluppare un proprio stile. La parola stile non piace a Martin, che preferisce parlare di “voce”, una voce personale. Immagino che sia perché l’idea di una voce personale implica che tu abbia qualcosa da dire, e che tu stia comunicando con i tuoi segni, con i tuoi colori. Il modo in cui disegni o dipingi è parte del messaggio, è coerente con quello che vuoi dire, è funzionale alla comunicazione. Invece la parola stile può implicare un certo manierismo, una scuola, e non necessariamente personale.
Il tema dell’importanza del disegno dal vivo per sviluppare una voce personale ha una certa storia, nel senso che è stata già discussa da diversi artisti e teorici negli ultimi secoli, ad esempio ecco alcune teorie qui di seguito :
- la teoria della pratica costante: John Ruskin, un noto critico d'arte dell'era vittoriana, nel suo libro "Gli elementi del disegno" sottolinea l'importanza della pratica costante e dell'osservazione diretta per sviluppare uno stile personale.
- la teoria della variazione e ripetizione: Kimon Nicolaides, nel suo libro "Il modo naturale di disegnare", promuove l'idea che la variazione costante dei soggetti e la ripetizione degli esercizi di disegno dal vivo siano fondamentali per sviluppare uno stile personale. Qui, oltre l’idea di una pratica costante, si aggiungono anche i concetti di cariare i soggetti e ripetere gli stessi esercizi, un po' come si fa con gli esercizi in palestra per sviluppare la tonicità muscolare.
- la teoria dell’epressione personale: Betty Edwards, l'autrice di "Disegnare con la parte destra del cervello", enfatizza l'importanza dell'osservazione diretta e della pratica regolare del disegno dal vivo per sbloccare la creatività e sviluppare le capacità artistiche.
- la teoria della Gestalt e della composizione visiva: Rudolf Arnheim, nel suo libro "Arte e Percezione visiva”, esplora la psicologia della percezione visiva e la teoria della Gestalt nell'arte. Anche se non specificamente centrato sul disegno dal vivo, tuttavia appare chiaro che l’osservazione dal vivo sia un processo non solo visivo, ma che coinvolge anche la mente e la nostra interpretazione soggettiva, quindi si presta al conseguimento di risultati unici e personali, utili allo sviluppo di uno stile personale.
Per farla breve, da almeno due secoli, gli esperti del processo della creazione visiva sono piuttosto unanimi sull’idea che la pratica costante del disegno, la variazione dei soggetti e specialmente il disegno dal vero siano fondamentali per sviluppare un proprio vocabolario artistico e una propria personalità.
Questo del disegno dal vivo lo trovo un tema che sicuramente val la pena approfondire e soprattutto testare in prima persona.
E tu, sei già avanti con la tua pratica di disegno dal vivo? Puoi rispondermi qui o sulla pagina instagram @ilmondoinvisibilepodcast.
Ti allego qui anche il link al mio PATREON, dove, se vuoi, puoi contribuire a sostenere il progetto del podcast “il Mondo Invisibile” al costo di una colazione al bar.
Ti ringrazio per essere qui con me
A presto
Alessandro